domenica 23 dicembre 2012

Alcolisti Anonimi

Non ci siamo, per una perennemente a dieta (o comunque perennemente convinta di essere perennemente a dieta, ma ne parlerò meglio di questa cosa) l'alcol non è proprio un grande amico, ma in quanto friulana sono cresciuta in mezzo all'alcol e non posso rifiutarlo, non sta bene.

Amo il bicchiere di vino, un calice di spritz, una birra ghiacciata, il Bayles, il Montenegro, un po' meno i cocktail, non offritemi mai un havana cola, non lo berrei.

Prima di partire per l'Australia mi ero promessa di non bere per un mese, si sa com'è, l'estate è la stagione migliore per l'alcol, fa caldo, si esce tutte le sere (e non sta bene ordinare un analcolico), ci sono feste, c'è ferragosto, c'è il FRIULI DOC, festa che riempie il centro di Udine di chioschi che vendono tanta birra, tanto vino e tante cose buone da mangiare. Insomma si sa che d'estate si beve di più quindi per ritornare sulla retta via mi ero fatta questa promessa.

C'è da dire che sono durata tre settimane, e ho ceduto solo per cause di forza maggiore in quanto il mio datore di lavoro durante un pranzo al ristorante mi ha versato del vino e appunto non stava bene lasciarlo lì.


Questa era solo la premessa.


Lavorando in un ristorante capita, spesso, che i clienti lascino le bottiglie di vino sul tavolo senza finire, e noi che si fa? Le si butta? Ovviamente NO! Le si beve, quando la sera finiamo tutte e ceniamo, come minimo ci facciamo un bicchiere di vino a testa.

Ma ultimamente ci sono stati clienti parecchio generosi e ci metti poco a diventare brilla se la tua cena consiste in un'insalata alle 11 di sera (sempre per il discorso perennemente a dieta).

Ma mi chiedo, è così per tutti i ristoranti? O solo noi abbiamo una manager che conserva le bottiglie aperte?


In ogni caso da oggi basta (per dire), ieri sono stata male per la terza volta in vita mia causa alcol, però rispetto alle altre due volte ricordo abbastanza bene le dinamiche dei fatti, soprattutto quando dal locale dove eravamo ci siamo spostate al pub aperto 24h su 24 (avete letto bene) davanti casa mia e il buttafuori prima di farmi entrare mi chiede:

"Are you drunk?"

e io, con la faccia più innocente del mondo

"Of course not"

Sono uscita dopo 10 minuti (almeno credo, devo ancora chiedere conferma di questa cosa) con una fame assurda, pizza al trancio dietro l'angolo ma c'era qualcosa che non andava, non riuscivo a mangiarla, tornata a casa...vi risparmio il resto.
Devo solo ringraziare il mio coinquilino brasiliano, che si è comportato con me come se fosse il mio BBF a cui come minimo devo offrire una cena.

Di buono ho recuperato il numero di un australiano che avevo adocchiato, e le mie amiche, senza ritegno, gli sono andate vicino dicendogli che volevo un bacio, e lui che ha fatto...mi ha baciato.

"Ei tu mi piacerebbe rivederti, almeno per capire se sei veramente figo come sembravi ieri sera"

lunedì 10 dicembre 2012

Quando si dice la sfiga

Ieri dovevo andare a un boat party, era tutto calcolato perfettamente, ero riuscita a scambiare il day off con una mia collega, non vedevo l'ora, caxxo quando ti ricapita un boat party dico io.

E invece niente, devo aver fatto un grosso torto a qualcuno per meritarmi questo.

La mia giornata doveva essere: sveglia, tardi ovviamente, corsa di un'oretta come al solito a cui ovviamente segue lavaggio capelli che equivale a - è una festa e voglio essere gnocca - anche se una festa in barca vuol dire vento e salsedine quindi l'effetto appena lavati durerà poco, ma non importa.

La giornata non prometteva benissimo, c'era parecchio vento, vabbè chissene, vado a correre e tac, dopo 20 min mi entra qualcosa nell'occhio, o almeno credevo, inizio a impazzire cercando di strofinarmi l'occhio a più non posso, torno a casa, mi lavo la faccia, niente, panico, vado in farmacia mi danno un liquido per lavare l'occhio, lo provo, niente, doppio panico, nel frattempo stavo sempre peggio, come se avessi avuto un sasso infilato sotto la palpebra che non se ne voleva andare.

Festa saltata, in quelle condizioni in mezzo al vento non era il caso, quindi che faccio? Andiamo in pronto soccorso va, in taxi, come le vere fighe (se proprio, stavo morendo dal fastidio). Arrivo, dico che ho un problema all'occhio, mi chiedono i miei dati e mi fanno aspettare. Tempo 5 min e mi chiamano - wow efficiente sto sistema sanitario - stocaxxo - inizio a raccontare la storia alla tipa e mi fa "a no non devi parlare con me, torna di là che ti richiamiamo" vabbè, dopo 15 min mi richiamano - riwow - spiego la situazione, rispondo a qualche domanda, mi misura febbre e pressione e mi fa leggere le lettere da lontano - nel frattempo stavo morendo dal fastidio - con l'occhio sano riesco a leggere la penultima fila di lettere IN INGLESE e ricevo complimenti - grazie! 
Mi rimanda in sala d'attesa "la chiamiamo appena il medico è disponibile, forse non ci vorrà molto ma non glielo assicuro".

Ero pronta ad aspettare almeno un paio d'ore e invece... 5 OREEEE!!!!!!!! no dico, volevo morire, ho passato le prime due ore a soffrire come un cane, non riuscivo a tenere l'occhio né aperto né chiuso, non sapevo dove guardare, cosa fare - non potevo fare niente - mi sarei messa a urlare lì in mezzo a tutti.
Poi mi semiaddormento un attimo. Riapro gli occhi e stavo meglio, avevo ancora fastidio ma almeno riuscivo a tenerlo aperto, a scrivere sms, a leggere un giornale, rinata, forse per quello ho resistito 5 ore, perché nelle condizioni di prima colcaxxo che stavo lì buona tutto quel tempo.

Insomma alla fine mi chiama il dottore, mi visita "lei non ha niente, è congiuntivite" - scusi? congiuntivite? ma io non l'ho mai avuto, com'è possibile?? - è virale, che lavoro fa? - lavoro in un ristorante - bè deve stare a casa un paio di settimane se no c'è il rischio che contagi qualcuno - riscusi?! ma lei lo sa che se non lavoro non mi pagano?? (ovviamente non gliel'ho detto ma volevo morire per la terza o forse settima volta quel giorno) - quindi ho detto - ah ok, grazie - mi da il nome della medicina da prendere si scusa per l'attesa (si figuri solo 5 ore) e mi lascia andare.

Ora sono qui, a casa da sola e non mi passa niente, la connessione oggi va lentissima e non mi carica l'ultima puntata di The Vampire Diaries, se questa non è sfiga. Almeno fuori il tempo è bruttino va.

Non come sabato....



Coogee Beach

mercoledì 28 novembre 2012

Le preoccupazioni di una nonna

Mia nonna è una simpatica vecchietta di quasi 80 anni, una di quelle donne che non sono state molto fortunate nella vita, perdere la madre a 18 anni e doversi occupare di una sorella più piccola, un padre e due zii vedrani per anni e anni non dev'essere stato facile. 

Una di quelle donne che non è mai uscita dal paesello se non una volta adulta, di quelle che un paio di scarpe nuove servivano per andare in chiesa la domenica e stop, poi venivano riposte nella scatola fino alla domenica successiva, una donna che ha lavorato nei campi, che ha sofferto in silenzio, che ha superato parecchi ostacoli che la vita le ha messo in mezzo.

Una di quelle donne che sa tutto di tutti, per quanto le è possibile, e per fortuna che vicino a casa sua ci sono solo due case e due aziende altrimenti sarebbe la nuova Novella 2000.
Di quelle che quando parlo di qualcuno vuole sapere tutto, nome, cognome, età, lavoro, studio, ma soprattutto... SITUAZIONE SENTIMENTALE!

Perchè questo è il cruccio più grande della mia cara nonna, la situazione sentimentale di ogni essere vivente che lei sente nominare, con un particolare focus su di me, ovviamente.

Diciamo che la cosa ultimamente si è fatta un po' insistente, per non dire pressante.

Dunque io ho 24 anni e sono single da poco più di 4 anni, quando è finita la mia storia più memorabile di due anni.
Sono stata abbastanza precoce (o almeno a quel tempo lo ero, ora mi sa che è una cosa normale) e durante gli anni delle medie ne ho cambiati un po' di fidanzatini, di quelli che duravano dalle 2 settimane al mese e mezzo, ed è successo che qualche volta passassero per casa mia, voglio precisare che la nostra attività preferita era chiacchierare e che i limoni sono arrivati ben dopo. 
In quel periodo vivevo ancora sopra la casa dei nonni quindi hanno capito abbastanza presto con che nipote avevano a che fare.

Anche le superiori sono stati un periodo abbastanza "facile" nel senso che non c'erano tutte le menate dell'usciamo, vediamo come va, poi forse, vediamo. No, tu mi piaci, io ti piaccio, usciamo una volta, scatta il limone, ok stiamo insieme, magari non sempre così ma a grandi linee direi di si. Quindi qualche racconto per far contenta la nonna c'era sempre.

Arriviamo a cavallo tra l'ultimo anno delle superiori e il primo dell'università che è occupato tutto dal mio ex di cui tutti erano a conoscenza, non perchè lo conoscessero, che io ste cose di natale dai tuoi pasqua dai miei, o vieni al compleanno di mio padre con tutta la famiglia, proprio non le sopporto. Ma perchè lui viveva in un'altra città quindi per il primo anno ci sono stati parecchi spostamenti nei fine settimana.

Bene, dopodiché il nulla, cioè nulla di memorabile, perchè è cominciato il periodo del: usciamo insieme, vediamo come va, si ci baciamo, magari altro, però vabbé non é che mi interessi così tanto, ok ciao. Da ambo le parti sia chiaro. E quindi non posso mica raccontare alla nonnina che ogni tot mi frequento con qualcuno, cioè questa ci rimane poi, non lo capisce mica che ci sono le frequentazioni e non solo storie d'amore. E quindi silenzio.

Se non fosse che la nonna si é stupita di tutto questo silenzio e ha iniziato a chiedere 
"ma un fidanzato?" - no nonna mi piace stare da sola -
"ma no non è possibile, a nessuno piace stare da sola"
"sei così carina perchè non trovi nessuno?" 
"ma non è che sei un po' troppo esigente?" - no guarda ora esco e vado con il primo che incontro -
"ma possibile che non ci sia nessuno che ti piace?" - dammi Beckham e ti sforno tutti i pronipoti che vuoi -

Segue elenco dettagliato dei fidanzati delle due ragazze sue vicine di casa, assidui frequentatori di suddetta casa che, purtroppo per loro, sono costretti a passare davanti alla terrazza della nonna per raggiungere le loro amate.

Nei 5 anni passati a Milano la frase immancabile era
"vedi di non trovarlo là il fidanzato mi raccomando, che poi non torni più a casa"

Ma il meglio è arrivato poco prima di partire per Sydney.
"Io lo so...tu adesso parti per trovare il moroso e non torni più!"
"ma no nonna vado solo per migliorare l'inglese"
"ma non ti piace proprio nessuno qui?!
"ma nonna cosa centra, poi sono giovane c'è tempo...."
"he no, devi fare un figlio adesso se no tra 10 anni sarai troppo vecchia per svegliarti la notte e dovrai prendere una badante perché non riuscirai a stare dietro a un bambino piccolo..."

Care vecchie generazioni, nessuno riuscirà a farmi capire quanto il mondo è diverso adesso. 



p.s. tutte le frasi tra " " pronunciate da nonna sono state tradotte dal dialetto friulano per facilitarne la lettura.

venerdì 23 novembre 2012

Mi hanno rubato l'ombrello

Voglio dire, nel Paese dove sono tutti gentili, dove rientri a casa la sera da sola senza nessun tipo di problema, dove ti senti sicura praticamente in ogni posto, bè, mi hanno rubato l'ombrello, l'ho lasciato un attimo incustodito sotto la poltrona di un pub (vabbé più di un attimo) e zac, non c'era più.
Perché ne faccio un problema esistenziale? Perché io sono quella che sta sempre attenta a tutto, quell'ombrellino ce l'avevo da almeno due anni, ed era perfetto, di un colore sobrio, piccolo e soprattutto leggero, dicevo io sono quella che riesce perfino a conservare gli accendini, e li finisco anche, raramente riescono a fottermeli, ed è una cosa di cui vado piuttosto fiera.

In ogni caso, dopo la brutta fine del mio vecchio ombrello ovviamente me ne serviva una nuovo, sia mai che io esca senza ombrello se solo minaccia pioggia. Con i capelli che mi ritrovo che al minimo accenno di acqua/umidità prendono vita propria e si modellano a loro piacimento (leggete pure stannodimerda) capirete che devo per forza avere un ombrello.
Bè è stata un'impresa.

Voglio dire, da noi ogni minimo negoziato che vende vestiti, accessori, cazzate varie, almeno un due tre ombrellini ce li ha, qui no, ho girato tutto l'underground (perchè dovete sapere che sotto la city c'è un altra città, corridoi su corridoi di vita sotterranea, secondo me se un giorno mi metto d'impegno arrivo fino in periferia camminando sotto terra) e niente, mi sono illuminata solo quando ho visto un negozio di borse, valige, cinture, bè lì c'erano, peccato che un normale ombrellino nero e leggero costasse 29 dollari, ma dico, scherziamo???! Manco morta te li dò, quello da 20 dollari pesava quanto 2 mattoni, lasciamo perdere va.

Faccio l'ultimo tentativo in un negozio di accessori girly e finalmente lo trovo, anche se ho dovuto dire addio alla sobrietà, bianco con la scritta Sportgirl colorata, non metterà mai piede in Italia, già lo so.
Per la cronaca, 14 dollari, preso solo per disperazione.

domenica 18 novembre 2012

La gentilezza degli australiani

No raga voi non potete capire, dopo lo stupore al supermercato quando mi sono vista ritornare i soldi di una crema che avevo sbagliato a comprare, ieri è successa una cosa ancora più allucinante.

Sabato sera, finito lavoro ore 11, sento alcuni amici che stanno andando in pub, vado a casa, mi cambio al volo e li raggiungo.
Entro nel pub, ingresso a pagamento 5 dollari, ma cazzo, di solito è sempre free qui, vabbè, entro e inizio a vagare come una cretina per cercarli, ora starete pensando, ma chiamare no eh, spetta non è che sono così scema, ho provato a chiamare ma non davano segni di vita. Dicevamo, inizio a vagare per il pub, che scopro essere un disco pub di almeno 3 piani e io continuo a salire e vagare, ma niente. Quella buon'anima del mio amico si accorge che io stavo tentando un collegamento e mi chiama "Ah sei dentro? Hai già pagato? no perchè noi alla fine siamo andati nel pub accanto visto che lì si doveva pagare..." hahfjgh##¶èkv "ah ok, vi raggiungo!" ahf#¶][wrn 5 dollari per un tour del pub, si lo so ho il braccino corto.
E cmq con la faccia da culo più grande che potessi avere torno all'ingresso e faccio alla tipa "guarda sono appena entrata, stavo cercando i miei amici ma non sono qui, non è che potresti ridarmi i soldi??" lei mi guarda come a dire - va sta barbona oh, pure 5 dollari mi viene a chiedere - e cosa fa? Me li restituisceeeeee!!!!!! Avete capito bene, mi ha ridato i 5 dollari, che felice ero!
Ecco solo qui possono succedere certe cose.

Ah volevo anche raccontarvi la divisa tipica della ragazza australiana. Nel weekend non si esce se non si ha almeno un abitino girofiga super aderente sul punto vita e meglio se tutto aderente anche nelle cosce, non importa se te lo puoi permettere o no, te lo devi mettere anche sei hai due prosciutti al posto delle cosce. Poi tacco 12 fino a una certa, dopo di che puoi tranquillamente sfoggiare il piede scalzo, che qui va proprio di moda, se dopo le 3/4 di mattina non vai in giro scalza non sei nessuno.

Durante il giorno invece a scelta tra leggins in poliestere con stampe improbabili, più sono colorati più vanno bene. L'altro giorno una aveva la "Notte stellata" di Van Gogh, pace all'anima sua. O shorts, anche se ci sono 15 gradi e a me non bastava la giacca di belle. Qui siamo abbastanza sul classico, lo shorts di jeans va per la maggiore, sempre che non sia tagliato sopra la curva del sedere, in quel caso bimba mia, mi sa che hai un po' esagerato.

Comunque la maggior parte delle australiane se lo può permettere di andare in giro così, una marea di gnocche con fisico dellamadonna, alte magre, gambe super slim e ammazzatevi tutte!
Considerando che vivete in un posto dove addirittura al bancone della farmacia puoi comprare un mars, un twix o uno snickers vi stimo molto.

E per sentirmi meno in colpa ora vado a correre.



Ecco dove vado a correre, dietro casa mia.

lunedì 5 novembre 2012

La felicità è... saper portare tre piatti!

Ce l'ho fatta, ebbene si, ce l'ho fatta anche io, fino alla settimana scorsa pensavo di essere l'unica al mondo incapace di portare tre piatti, mi sentivo parecchio inadeguata e anche un po' stupida, ma ora sono rinata!

In ogni caso sbagliavo tutto dal principio!
Io, in quanto mancina, pensavo ingenuamente che la mano forte fosse la sinistra quindi ovviamente i piatti avrei dovuto portarli con la sinistra,e provavo provavo, ma niente, non mi sentivo mai abbastanza sicura. Ma io, che un po' scema lo sono, non mi rendevo conto che invece il vassoio di default lo portavo con la destra.

Fino a quando è arrivata l'illuminazione - spetta, quasi quasi provo a portare due piatti con la destra - e magia fu, non ero più l'inadeguata ma quella che finalmente si era svegliata!

Ora sono ufficialmente assunta (non per i 3 piatti ovviamente), lavoro 6 sere su 7 e piano piano sto diventando pure brava, tanto da riconsiderare il mio futuro lavorativo....em...mmm...magari anche no.

Però alla fine è un po' divertente come lavoro, sei a contatto con la gente e puoi avere a che fare con qualsiasi tipologia di essere vivente.

Ma vogliamo parlare delle abitudini degli australiani?!

Il mio turno inizia alle 6.30, e quando arrivo c'è già gente che sta mangiando, peggio di così ho visto solo i tedeschi a cena alle 6 a Lignano sotto 30° all'ombra. Ma vabbé, avranno fame presto.

Dividono tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto, pizza, pasta, antipasto, secondo, dolce, è raro vedere a ognuno il suo piatto, e quando capita mi verrebbe voglia di stringergli la mano e dire bravo, tu si che hai capito!
Si ok anche a me capita di dividere qualche piatto con gli amici, ma non puoi ordinare una pasta alla marinara e una pizza con di tutto sopra e dividerli, ma che gusto c'è?! Nessuno perché non lo capisci proprio il gusto.
E i dolci?! Vogliamo parlare di una coppetta di tiramisù divisa in 5 persone? Io me la divoro una coppetta di tiramisù altroché!

Però una cosa positiva c'è, le mance, o meglio, le tips, qui sono di una generosità infinita e si riesce a raggiungere un bel gruzzoletto alla fine della settimana :)

Ah ma ve l'ho detto che qui pagano ogni settimana? Il sabato arriva la busta paga, e dico, il sabato, ho amici che potrebbero andare in rovina in una situazione del genere.

Finalmente sono andata a Bondi, la famosa spiaggia dei surfisti, in una giornata non troppo calda ma soleggiata, e stranamente con poco vento quindi tanti surfisti si, ma tutti distesi sulle loro tavole con le loro belle tutine nere. Li vedi proprio arrivare così, dalla strada, scalzi, muta interna, se sei fortunata se la sono tirata giù fino alla vita per mettere in mostra quel bendiddio di addominali/pettorali/ bicipiti, e tavola sotto braccio, quest'estate mi sa che farò un po' di appostamenti in quelle zone.



Ieri sera ho dato un pezzo di biscotto a un opossum ad Hyde Park, e sono felice!




mercoledì 24 ottobre 2012

Choosy!?!?

Non presto molta attenzione a quello che accade in Italia, non apro ogni giorno il sito di qualche quotidiano e non mi interesso più tanto delle varie situazioni. Vengo a conoscenza della maggior parte delle cose tramite amici su facebook e pagine fan, menefreghista?! informata male?! può essere, ma sinceramente sono dall'altra parte del mondo, sono avanti di 9 ore che tra una settimana diventeranno 10, ho le mie cose da fare e dell'Italia al momento non me ne può fregar de meno!

Ma oggi non potevo fare a meno di notare questa parola - CHOOSY - pronunciata dal "nostro" caro ministro Fornero.
Choosy?!?!
E che cavolo significa?!
Qualcuno lo sapeva?! Cioè voglio dire, qualcuno che non abbia vissuto per un tot di tempo in un qualche territorio anglofono lo sapeva?!
Io no.
Me lo sono proprio andata a cercare.

Schizzinoso.

Da quello che ho capito noi siamo un "branco" di laureati schizzinosi, che rifiutiamo i lavori più umili per aspirare al sogno di una vita.
Bè può essere, o almeno chi lo fa vuol dire che può permettersi di farlo.
Chiediamoci più che altro perché non è più possibile raggiungere il lavoro dei sogni.
Chiediamocelo.

Chiediamoci perché in questo Stato chiamato Australia è tutto così semplice.
E' così semplice trovare un lavoro.
E' così semplice trovare gente disponibile.
Educata.
Pronta ad aiutarti anche se capisci metà delle parole che ti sta dicendo.
Chiediamoci perché in una città come Sydney, con 4 milioni di abitanti, un quarto di tutta l'Australia, sembrano tutti così rilassati, tranquilli, felici della vita.
Forse perché qui se la godono proprio la vita.
Qui gli uffici chiudono alle 6, massimo alle 6.30 e non esiste, o almeno è molto raro che qualcuno rimanga troppo oltre l'orario di lavoro.
Qui tutti sorridono.
L'impiegato allo sportello della banca l'altro ieri mi ha accolto con un sorriso a 32 denti.
L'impiegata all'ufficio Medicare ieri, quando si è accorta che avevo sbagliato a prendere il biglietto non mi ha detto quale era quello giusto da prendere, no, mi ha semplicemente detto "tieni questo che ti inserisco nella fila giusta".
La tipa al supermercato, quanto sono andata a chiedere se potevo cambiare una crema mai usata, non mi ha guardato male dicendo che "forse" potevo cambiarla, ha aperto la cassa e mi ha tornato i soldi.

Ma quindi perché?
Perché qui è tutto così diverso?


Forse è meglio se smetto di leggere anche le notizie che mi arrivano da facebook, oppure va a finire che in Italia non ci metto più piede per un po'.

martedì 23 ottobre 2012

I TimTam creano dipendenza

Altro che fumo e droghe.
Qui stiamo parlando di biscotti.
Questi biscotti sono il male.
Non assaggiateli MAI.
Non potrete più tornare indietro.
Se ve li offrono rifiutate.
Se pensate "Dai solo uno e basta" non credeteci.
Non riuscirete più a smettere.
Sono un vero concentrato di cioccolato e quant'altro.
Sono grassi.
Sono meravigliosamente buoni.
Sono perfetti per quando si ha un certo languorino.
Perfetti per uno snack.
Perfetti per un dopo cena.
Perfetti per tutto.
E si sa le cose perfette non vanno mai bene.
Non comprateli MAI!

è un consiglio....


p.s. quelli al caramello sono i migliori.



martedì 16 ottobre 2012

Ci sono un francese, un inglese, una cinese, un italiano e tre brasiliani...

...no non è l'inizio di una barzelletta ma la provenienza dei coinquilini della mia nuova casa :)
Alla fine mi sono trasferita nell'appartamento che dovevo vedere il giorno seguente, ottima posizione, vicino al lavoro e praticamente attaccata al centro, a due passi dal Darling Harbour, più vicino di così si muore!
I coinquilini sembrano gente a posto, si chiacchiera, si guarda la tv insieme, si sta al computer in compagnia, e in quest'ultimo caso, quando siamo tutti in postazione, sembriamo in attesa di ricevere ordini, ognuno con il suo pc, ognuno con le cuffiette infilate nelle orecchio, manco dovessimo aspettare l'atterraggio di uno shuttle.
Comunque non è male condividere la casa in 8, certo non è proprio comodissimo, ma abbiamo tutti orari diversi quindi si riesce abbastanza a incastrarci tra bagno (ne abbiamo due per fortuna) e cucina.

Ma non vi ho mai parlato del mio lavoro..
La fortuna ha voluto che incontrassi il mio salvatore, tra i vari CV inviati in risposta agli annunci un giorno mi chiama sto tipo, boss di un ristorante italiano e mi fa:
"Scusa ma tu hai risposto a un annuncio per aiuto in cucina? Ma lo sai fare?"
"No, mai fatto, ma ci posso provare"
"Perchè senza offesa eh, ma dalla foto mi sembri un po' mingherlina, qui si devono lavare piatti e spostare pentoloni, non mi sembri molto adatta"
"Non lo so, però non posso dire di no senza aver provato"
"Vabbé dove sei? Vieni un po' qui al ristorante va..."
"Arrivo!"

Un'ora dopo ero al ristorante.

"Senti io non posso metterti in cucina dai, la cameriera almeno la sai fare?"
"No mai fatto, ma ho voglia di imparare!"
"Bimba mia ma tu sei una pazza, molli tutti e vieni da sola in Australia senza sapere un mestiere!"
Grazie per il conforto...

Sta di fatto che stava per far partire un progetto, che consiste in una sorta di volantinaggio nella zona, prima nelle case, poi negli uffici, e così ho iniziato a darmi un po' da fare.
Lui mi ha preso proprio a cuore, devo veramente essergli sembrata una piccola e disperata fiammiferaia, perché oltre a essersi "inventato" un lavoro per me, e oltre a sfamarmi a ogni fine lavoro con piatti succulenti direttamente dalla cucina, mi ha fatto provare a fare la cameriera, del tipo "vabbé va mettiamola a fare una prova questa altrimenti va a buttarsi direttamente dall'Harbour Bridge".
E così sabato sera, e ripeto SABATO SERA, ho fatto la mia prima prova al ristorante, un casino assurdo, un sacco di gente e io che non capivo molto bene cosa dovevo fare, però è andata, sono stati tutti gentili con me, e pazienti soprattutto!

Diciamo che ho un po' di problemi sulla velocità, e sul portare 3 piatti ovviamente, impresa impossibile, non ce la faccio proprio mi sento completamente insicura, diventerò l'unica persona al mondo non in grado di portare tre piatti!
Nonostante ciò ho lavorato anche domenica e questa sera, e oggi ho fatto il mio primo danno, rovesciare della birra sul tavolo causa sbilanciamento del vassoio, nessun danno a persone per fortuna, nessun vetro rotto, solo un laghetto sul tavolo, capita dai.

Welcome to hospitality world!

martedì 9 ottobre 2012

Capitolo case

Lo vogliamo aprire questo capitolo? e apriamolo...anche se ci vorrebbe un libro intero!

Viola alla ricerca di una casa nella City, e voi vi chiederete, ma non l'avevi già trovata? He si, e ci sono pure dentro, e ho una bellissima doppia che divido con una ragazza coreana carinissima che continua a dirmi che sono skinny e slim (forse non ha ben chiaro il concetto di skinny, e si che lei mi sa che è pure più magra di me, vabbè), ma per questo è ancora più carinissima :)

Dicevo, camera doppia introvabile, prezzo più che buono, bel terrazzo, bella vista, 5 coreani maschi in casa ma pazienza, ci si adatta, e invece no, ieri rientro a casa e il landlord, cioè proprietario e occupante di una delle stanze mi dice che me ne devo andare, anzi che io e la coreana carinissima che dice che sono skinny ce ne dobbiamo andare perchè arrivano i suoi genitori. I tuoi genitori? Hai 30 anni, parli l'inglese come uno di 5, vivi con 6 persone, che tolte noi due ragazze rimangono 4 ragazzi/uomini che non sanno neanche stare al mondo e hai il coraggio di far venire i tuoi genitori? Ma saranno anche un po' anzianotti i tuoi genitori, non credi gli possa venire un infarto quanto entreranno in questa casa tenuta alla bene e meglio dove la pulizia e pressoché un optional e dovranno dividere questa bellissima cucina unta più di una friggitrice? Non lo voglio sapere, ma mi auguro almeno una tirata d'orecchie da parte di mamma tua.

E quindi oggi mi sono messa alla ricerca di una nuova sistemazione e credetemi ne ho viste di ogni genere. A partire dalla gente che vive in living room, dietro delle meravigliose tende/lenzuola, su materassi a terra o eventualmente divani, bagni che sembra siano stai puliti l'ultima volta durante la guerra del vietnam, case dove dominano gli asiatici (si anche la mia è così ma in modo diverso, la mia roommaate è tanto carina, e vi ho già spiegato il perché, tra l'altro ho appena conosciuto l'ultimo coinquilino che mi mancava, tenero è venuto ad avvisarmi che l'acqua bolliva sul fuoco), e per finire la perla, veranda prima di uscire in terrazza con letto e armadio personale, una tenda sulla vetrata che dava sul salotto e via, creata una camera, ma dico, stiamo scherzando?!?!!? 

Ah però mi raccomando, toglietevi sempre le scarpe quando entrate che a terra c'è la moquette e ci tengono!
Ma vaff...va!

Comunque qualcosa di decente si trova, certo se per decente intendi vivere almeno in 8 persone con 2 camere, 2 bagni e una cucina + salotto da dividere. Ma bisogna sapersi adattare, se no o si spendono più soldi (e già sono tanti rispetto agli standard di Milano) o si abita fuori e a quel punto per chi lavora nella city si spende in trasporti.

Oggi ho visto un appartamento carino, con gente europea, ha un prezzo leggermente alto rispetto a quello che mi ero prefissata ma è in cima alla lista, domani ne ho un altro da vedere che costa meno, poi vedrò tra i due, sempre che l'altro rimanga disponibile :)


Continuiamo con le stranezze di qui...i semafori, qui i semafori pedonali non diventano verdi, ma rosso lampeggiante, o meglio, rimangono verdi mezzo secondo poi diventano rossi e iniziano a lampeggiare e fanno costantemente tic tac, e quando puoi passare il tic tac diventa talmente insistente che se ti distrai un attimo non puoi non accorgerti che è il tuo turno, oppure è il turno del senso opposto....in quel caso sei già sotto una macchina...


Passiamo alla mozzarella, qui non esiste, anzi non esiste nel formato che la intendiamo noi, cioè bella tonda/ovale annegata nel liquido, qui la mozzarella è a scaglie, dentro a sacchetti, come fosse formaggio grattugiato, che dolore vederla in quelle condizioni, mi è mancato il respiro per un attimo.


A da queste parti tutti corrono, a qualsiasi ora del giorno e della sera, ma non corrono come a Milano per andare a prendere il tram o per non perdere la metro che sta passando perché quella dopo passerà addirittura 3/4 minuti dopo, no qui corrono proprio per piacere, per tenersi in forma, per scaricare le energie dopo il lavoro (o durante il lavoro visti gli orari), e comunque per non essere da meno anche io ieri sono andata a correre, e ci sono andata con la mia roommate che continuava a dirmi..aaa ecco perchè sei così skinny, guarda quanta resistenza hai, mi devi fare da insegnante, mi devi motivare..ma che sono Jill Cooper?!? e comunque guarda quella gnocca che sta correndo nel verso opposto al nostro, quella si che è skinny altro che io.

E con questo per ora vi lascio, per gli impavidi che hanno avuto il coraggio di leggere tutto ;)


Darling Harbour

sabato 6 ottobre 2012

Il bidet, questo sconosciuto

Ma io mi chiedo, come fa la gente a vivere senza il bidet? No sul serio, io lo trovo un accessorio indispensabile per la casa, non riuscirei a concepire la mia vita senza bidet.
Eppure ci sono un sacco di Paesi sforniti, specialmente quelli anglosassoni, ma io dico, non vi sembra estremamente pratico il bidet? o vi piace entrare in doccia ogni qualvolta basterebbe un banale bidet?
Lo chiedo specialmente al genere femminile, ci sono giorni in cui il bidet ti salva la vita, o se proprio non te la salva sicuramente te la migliora. Siamo noi italiane (e poche altre) troppo avanti?
E non ditemi che non c'è per questioni di spazio, ho visto bagni grandi come appartamenti sprovvisti del suddetto.

E io come farò 7 mesi qui? cioè mi manca, mi manca un sacco, mi manca più il bidet della mia famiglia, magari posso inventarmi un lavoro come "ragazza che va in giro per le strade professando il mito del bidet", potrei creare un nuovo business, la gente mi fermerebbe per chiedermi informazioni e io potrei elencare i pregi di avere un bidet, potrei mettermi in società con un ditta di esportazioni di bidet e fare un sacco di soldi. Non credete?

Domani è il grande giorno, mi sposto nel nuovo appartamento nella city, inizia la vera avventura, da sola, alla disperata ricerca di un lavoro, in troppi cercano gente con esperienza, solita solfa, se nessuna mi fa iniziare come me la creo l'esperienza?! magari qui c'è anche il problema dell'inglese....vabbè dettagli ;) ah si mi suggeriscono di mentire, certo vengo e ti dico che so portare 5 piatti alla volta, che poi già tanto se ne so portare due, facciamo uno se scottano..

Altra cosa strana qui, il tempo, è il 6 ottobre, diciamo che è da poco iniziata la primavera, è il tempo cambia in  modo assurdo da un giorno all'altro, 2 giorni fa ero in spiaggia, in costume, avrei potuto anche fare il bagno (temperatura dell'acqua -20° ma qui non ci fanno caso) stavo benissimo, percepivo la mia abbronzatura che si rafforzava dopo che aveva perso un po' di vigore nell'ultimo periodo, e tac, oggi piove, e pazienza, si  ma sono in casa con canotta maglia e felpa, ma si può?!! no dico, facciamo una media no, tanto per andare al mare ho tempo..



Manly Beach

domenica 30 settembre 2012

Sydney!

Ed eccomi qui, finalmente arrivata dall'altra parte del mondo dopo 26 interminabili ore di volo che mi hanno portata a crollare come fossi narcotizzata a intervalli regolari di tempo, l'aereo mi fa questo effetto, nell'ultima tratta da Bankok a Sydney sono riuscita ad addormentarmi subito dopo il decollo, non sono neanche riuscita a lavarmi le mani con quei meravigliosi fazzoletti di spugna bollenti che le hostess gentilmente ti porgono come a dire "Lavati le mani va...chissà dove son state fino adesso".

Ma andiamo oltre, ho avuto un attimo di panico all'arrivo, quando la mia valigia non si decideva ad uscire da quel cavolo di nastro trasportatore, tutti se ne erano già andati felici, mentre io sudavo freddo pensando a quale arabo potesse indossare i miei vestiti in quel momento, ma è arrivata anche lei, e con lei pensavo di uscirmene beata, invece no, altri mille controlli e cani che annusavano tutto, loro si che ti mettono ansia anche se sai di non avere niente.

Oggi è il mio quinto giorno qui, ho superato a pieni voti la prova jet leg e ho scoperto un sacco di cose strane. (Ah prima di tutto, per assicurarvi, non ci sono ragni pericolosi nei dintorni, ho chiesto per bene). Dicevamo, le cose strane...a parte che qui al posto degli odiati piccioni volano meravigliosi pappagalli di ogni genere e colore, e già ti vien da pensare cosa abbiamo fatto di male noi per meritarci quegli esseri brutti, grigi e rompipalle che invadono le nostre città?!? poi si cena presto, mooooolto presto, trooooppo presto per i miei gusti, tra le 6.30 e le 7.30, si prepara si mangia, chi c'è c'è chi non c'è pazienza, si toglie tutto e ciao, alle 7.30 inizia X Factor e bisogna essere davanti alla tv. Per la cronaca qui X Factor è argomento nazionale, non come da noi che non se lo fila praticamente nessuno.
E per finire la cosa più sensazionale di tutte, una cosa che sono tentata di esportare anche in Italia, avete presente quando siete in cassa al supermercato? Quei momenti in cui se hai poca spesa riesci a mettere le cose in borsa prima di dover pagare altrimenti ti ritrovi con metà cose fuori e metà dentro e la commessa già inizia a servire la persona dopo di te? tu sei ancora lì con mille cose da mettere via, il pin da digitare, il portafoglio da chiudere, bè qui non succede, no qui la cassiera passa le cose e te le mette direttamente nella borsa, avete letto bene, le mette direttamente nella borsa, praticamente arriva la fine della spesa e tu devi solo pagare prendere le borse e salutare, addirittura pesa lei la frutta e verdura fresche, no ma ci rendiamo conto?! E' una cosa meravigliosa *-*

Oggi poi ho assistito alla super finale di AFL! Cioè dai non sapete cos'è AFL? Bè nemmeno io...almeno prima di oggi, è l'Australian Football League, uno degli sport più importanti da queste parti quasi quanto il rugby (wikipedia dice che la finale è uno degli eventi sportivi a carattere nazionale con il maggior numero di spettatori al mondo 0.o). Praticamente 36 bisonti con il giro coscia largo quanto il mio giro vita che si rincorrono e si menano per una palla ovale, più o meno tutto è ammesso, mani piedi, spinte, spallate, testate, bè non proprio ma se le danno alla grande, e lo scopo è calciare la palla in mezzo alle "porte" in fondo al campo, se la palla entra nella "porta" centrale sono 6 punti, in quelle laterali 1. Interessante da vedere una volta, magari per la prossima partita aspetto un po' ;)
Per la cronaca giocava la squadra di Melbourne contro quella di Sydney, ha vinto Sydney.
Ah per farvi capire l'entità dell'evento, all'intervallo hanno cantato i Temper Trap.....dai quelli di Sweet Disposition :D


Bye bye.



il "piccione"


venerdì 7 settembre 2012

Una goccia in mezzo all'oceano

Mi sento così in questo momento, una piccola goccia in mezzo a un oceano di pagine personali in tutto il mondo, fashion blog, geek blog, travel blog, no questo è semplicemente il blog di Viola.
Non credo di aver aperto questo blog per gli altri, ma più per me stessa, sto per andare all'estero un po' di mesi e mi piacerebbe raccogliere qui dentro tutto quello che merita di essere ricordato. Ma vorrei parlare anche di me stessa e di tutte le sfumature del mio carattere, oltre che condividere le notizie e le curiosità che per me sono degne di nota.
Ce la farò a portare avanti un impegno del genere?! Non lo so...sono piuttosto pigra, parecchio pigra, così pigra che non ho neanche letto come si dovrebbe impostare un blog vagamente decente, quindi accontentatevi di questo layout, o meglio, mi devo accontentare di questo layout ;)

Al momento sto passando la mia prima serata sul divano di casa da quando sono tornata dal mare, circa 15 giorni fa, c'è ancora un po' di caldo fuori e mi piace uscire la sera e godermi gli amici fino all'ultimo momento, visto che poi non li rivedrò per almeno 7 mesi.
Non so se sia stata una buona idea però, ho passato circa un'ora a leggere i profili degli animali più pericolosi che si possono incontrare in Australia, con descrizione dettagliata degli effetti che possono provocare, ok non parto più!
C'è poco da ridere quando ti consigliano di controllare le scarpe ogni volta che le indossi 0.o

Ma a parte questo sono parecchio gasata, la data della partenza si avvicina e io non ho ancora idea di cosa mettere in quei miseri 30kg di bagaglio che posso permettermi di portare con me, come faccio a vivere 7 mesi con 30kg?!?!? So già che mi troverò il giorno della partenza a salire e scende dalla bilancia per cercare di togliere quei 4/5 kg in eccesso (dalla valigia :p).

Ok dopo questo primo post con scritto un sacco di cose a caso direi che è ora di chiudere il mio caro Mac (che mi accompagnerà in questo lungo viaggio) e andare a nanna.