mercoledì 28 novembre 2012

Le preoccupazioni di una nonna

Mia nonna è una simpatica vecchietta di quasi 80 anni, una di quelle donne che non sono state molto fortunate nella vita, perdere la madre a 18 anni e doversi occupare di una sorella più piccola, un padre e due zii vedrani per anni e anni non dev'essere stato facile. 

Una di quelle donne che non è mai uscita dal paesello se non una volta adulta, di quelle che un paio di scarpe nuove servivano per andare in chiesa la domenica e stop, poi venivano riposte nella scatola fino alla domenica successiva, una donna che ha lavorato nei campi, che ha sofferto in silenzio, che ha superato parecchi ostacoli che la vita le ha messo in mezzo.

Una di quelle donne che sa tutto di tutti, per quanto le è possibile, e per fortuna che vicino a casa sua ci sono solo due case e due aziende altrimenti sarebbe la nuova Novella 2000.
Di quelle che quando parlo di qualcuno vuole sapere tutto, nome, cognome, età, lavoro, studio, ma soprattutto... SITUAZIONE SENTIMENTALE!

Perchè questo è il cruccio più grande della mia cara nonna, la situazione sentimentale di ogni essere vivente che lei sente nominare, con un particolare focus su di me, ovviamente.

Diciamo che la cosa ultimamente si è fatta un po' insistente, per non dire pressante.

Dunque io ho 24 anni e sono single da poco più di 4 anni, quando è finita la mia storia più memorabile di due anni.
Sono stata abbastanza precoce (o almeno a quel tempo lo ero, ora mi sa che è una cosa normale) e durante gli anni delle medie ne ho cambiati un po' di fidanzatini, di quelli che duravano dalle 2 settimane al mese e mezzo, ed è successo che qualche volta passassero per casa mia, voglio precisare che la nostra attività preferita era chiacchierare e che i limoni sono arrivati ben dopo. 
In quel periodo vivevo ancora sopra la casa dei nonni quindi hanno capito abbastanza presto con che nipote avevano a che fare.

Anche le superiori sono stati un periodo abbastanza "facile" nel senso che non c'erano tutte le menate dell'usciamo, vediamo come va, poi forse, vediamo. No, tu mi piaci, io ti piaccio, usciamo una volta, scatta il limone, ok stiamo insieme, magari non sempre così ma a grandi linee direi di si. Quindi qualche racconto per far contenta la nonna c'era sempre.

Arriviamo a cavallo tra l'ultimo anno delle superiori e il primo dell'università che è occupato tutto dal mio ex di cui tutti erano a conoscenza, non perchè lo conoscessero, che io ste cose di natale dai tuoi pasqua dai miei, o vieni al compleanno di mio padre con tutta la famiglia, proprio non le sopporto. Ma perchè lui viveva in un'altra città quindi per il primo anno ci sono stati parecchi spostamenti nei fine settimana.

Bene, dopodiché il nulla, cioè nulla di memorabile, perchè è cominciato il periodo del: usciamo insieme, vediamo come va, si ci baciamo, magari altro, però vabbé non é che mi interessi così tanto, ok ciao. Da ambo le parti sia chiaro. E quindi non posso mica raccontare alla nonnina che ogni tot mi frequento con qualcuno, cioè questa ci rimane poi, non lo capisce mica che ci sono le frequentazioni e non solo storie d'amore. E quindi silenzio.

Se non fosse che la nonna si é stupita di tutto questo silenzio e ha iniziato a chiedere 
"ma un fidanzato?" - no nonna mi piace stare da sola -
"ma no non è possibile, a nessuno piace stare da sola"
"sei così carina perchè non trovi nessuno?" 
"ma non è che sei un po' troppo esigente?" - no guarda ora esco e vado con il primo che incontro -
"ma possibile che non ci sia nessuno che ti piace?" - dammi Beckham e ti sforno tutti i pronipoti che vuoi -

Segue elenco dettagliato dei fidanzati delle due ragazze sue vicine di casa, assidui frequentatori di suddetta casa che, purtroppo per loro, sono costretti a passare davanti alla terrazza della nonna per raggiungere le loro amate.

Nei 5 anni passati a Milano la frase immancabile era
"vedi di non trovarlo là il fidanzato mi raccomando, che poi non torni più a casa"

Ma il meglio è arrivato poco prima di partire per Sydney.
"Io lo so...tu adesso parti per trovare il moroso e non torni più!"
"ma no nonna vado solo per migliorare l'inglese"
"ma non ti piace proprio nessuno qui?!
"ma nonna cosa centra, poi sono giovane c'è tempo...."
"he no, devi fare un figlio adesso se no tra 10 anni sarai troppo vecchia per svegliarti la notte e dovrai prendere una badante perché non riuscirai a stare dietro a un bambino piccolo..."

Care vecchie generazioni, nessuno riuscirà a farmi capire quanto il mondo è diverso adesso. 



p.s. tutte le frasi tra " " pronunciate da nonna sono state tradotte dal dialetto friulano per facilitarne la lettura.

venerdì 23 novembre 2012

Mi hanno rubato l'ombrello

Voglio dire, nel Paese dove sono tutti gentili, dove rientri a casa la sera da sola senza nessun tipo di problema, dove ti senti sicura praticamente in ogni posto, bè, mi hanno rubato l'ombrello, l'ho lasciato un attimo incustodito sotto la poltrona di un pub (vabbé più di un attimo) e zac, non c'era più.
Perché ne faccio un problema esistenziale? Perché io sono quella che sta sempre attenta a tutto, quell'ombrellino ce l'avevo da almeno due anni, ed era perfetto, di un colore sobrio, piccolo e soprattutto leggero, dicevo io sono quella che riesce perfino a conservare gli accendini, e li finisco anche, raramente riescono a fottermeli, ed è una cosa di cui vado piuttosto fiera.

In ogni caso, dopo la brutta fine del mio vecchio ombrello ovviamente me ne serviva una nuovo, sia mai che io esca senza ombrello se solo minaccia pioggia. Con i capelli che mi ritrovo che al minimo accenno di acqua/umidità prendono vita propria e si modellano a loro piacimento (leggete pure stannodimerda) capirete che devo per forza avere un ombrello.
Bè è stata un'impresa.

Voglio dire, da noi ogni minimo negoziato che vende vestiti, accessori, cazzate varie, almeno un due tre ombrellini ce li ha, qui no, ho girato tutto l'underground (perchè dovete sapere che sotto la city c'è un altra città, corridoi su corridoi di vita sotterranea, secondo me se un giorno mi metto d'impegno arrivo fino in periferia camminando sotto terra) e niente, mi sono illuminata solo quando ho visto un negozio di borse, valige, cinture, bè lì c'erano, peccato che un normale ombrellino nero e leggero costasse 29 dollari, ma dico, scherziamo???! Manco morta te li dò, quello da 20 dollari pesava quanto 2 mattoni, lasciamo perdere va.

Faccio l'ultimo tentativo in un negozio di accessori girly e finalmente lo trovo, anche se ho dovuto dire addio alla sobrietà, bianco con la scritta Sportgirl colorata, non metterà mai piede in Italia, già lo so.
Per la cronaca, 14 dollari, preso solo per disperazione.

domenica 18 novembre 2012

La gentilezza degli australiani

No raga voi non potete capire, dopo lo stupore al supermercato quando mi sono vista ritornare i soldi di una crema che avevo sbagliato a comprare, ieri è successa una cosa ancora più allucinante.

Sabato sera, finito lavoro ore 11, sento alcuni amici che stanno andando in pub, vado a casa, mi cambio al volo e li raggiungo.
Entro nel pub, ingresso a pagamento 5 dollari, ma cazzo, di solito è sempre free qui, vabbè, entro e inizio a vagare come una cretina per cercarli, ora starete pensando, ma chiamare no eh, spetta non è che sono così scema, ho provato a chiamare ma non davano segni di vita. Dicevamo, inizio a vagare per il pub, che scopro essere un disco pub di almeno 3 piani e io continuo a salire e vagare, ma niente. Quella buon'anima del mio amico si accorge che io stavo tentando un collegamento e mi chiama "Ah sei dentro? Hai già pagato? no perchè noi alla fine siamo andati nel pub accanto visto che lì si doveva pagare..." hahfjgh##¶èkv "ah ok, vi raggiungo!" ahf#¶][wrn 5 dollari per un tour del pub, si lo so ho il braccino corto.
E cmq con la faccia da culo più grande che potessi avere torno all'ingresso e faccio alla tipa "guarda sono appena entrata, stavo cercando i miei amici ma non sono qui, non è che potresti ridarmi i soldi??" lei mi guarda come a dire - va sta barbona oh, pure 5 dollari mi viene a chiedere - e cosa fa? Me li restituisceeeeee!!!!!! Avete capito bene, mi ha ridato i 5 dollari, che felice ero!
Ecco solo qui possono succedere certe cose.

Ah volevo anche raccontarvi la divisa tipica della ragazza australiana. Nel weekend non si esce se non si ha almeno un abitino girofiga super aderente sul punto vita e meglio se tutto aderente anche nelle cosce, non importa se te lo puoi permettere o no, te lo devi mettere anche sei hai due prosciutti al posto delle cosce. Poi tacco 12 fino a una certa, dopo di che puoi tranquillamente sfoggiare il piede scalzo, che qui va proprio di moda, se dopo le 3/4 di mattina non vai in giro scalza non sei nessuno.

Durante il giorno invece a scelta tra leggins in poliestere con stampe improbabili, più sono colorati più vanno bene. L'altro giorno una aveva la "Notte stellata" di Van Gogh, pace all'anima sua. O shorts, anche se ci sono 15 gradi e a me non bastava la giacca di belle. Qui siamo abbastanza sul classico, lo shorts di jeans va per la maggiore, sempre che non sia tagliato sopra la curva del sedere, in quel caso bimba mia, mi sa che hai un po' esagerato.

Comunque la maggior parte delle australiane se lo può permettere di andare in giro così, una marea di gnocche con fisico dellamadonna, alte magre, gambe super slim e ammazzatevi tutte!
Considerando che vivete in un posto dove addirittura al bancone della farmacia puoi comprare un mars, un twix o uno snickers vi stimo molto.

E per sentirmi meno in colpa ora vado a correre.



Ecco dove vado a correre, dietro casa mia.

lunedì 5 novembre 2012

La felicità è... saper portare tre piatti!

Ce l'ho fatta, ebbene si, ce l'ho fatta anche io, fino alla settimana scorsa pensavo di essere l'unica al mondo incapace di portare tre piatti, mi sentivo parecchio inadeguata e anche un po' stupida, ma ora sono rinata!

In ogni caso sbagliavo tutto dal principio!
Io, in quanto mancina, pensavo ingenuamente che la mano forte fosse la sinistra quindi ovviamente i piatti avrei dovuto portarli con la sinistra,e provavo provavo, ma niente, non mi sentivo mai abbastanza sicura. Ma io, che un po' scema lo sono, non mi rendevo conto che invece il vassoio di default lo portavo con la destra.

Fino a quando è arrivata l'illuminazione - spetta, quasi quasi provo a portare due piatti con la destra - e magia fu, non ero più l'inadeguata ma quella che finalmente si era svegliata!

Ora sono ufficialmente assunta (non per i 3 piatti ovviamente), lavoro 6 sere su 7 e piano piano sto diventando pure brava, tanto da riconsiderare il mio futuro lavorativo....em...mmm...magari anche no.

Però alla fine è un po' divertente come lavoro, sei a contatto con la gente e puoi avere a che fare con qualsiasi tipologia di essere vivente.

Ma vogliamo parlare delle abitudini degli australiani?!

Il mio turno inizia alle 6.30, e quando arrivo c'è già gente che sta mangiando, peggio di così ho visto solo i tedeschi a cena alle 6 a Lignano sotto 30° all'ombra. Ma vabbé, avranno fame presto.

Dividono tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto, pizza, pasta, antipasto, secondo, dolce, è raro vedere a ognuno il suo piatto, e quando capita mi verrebbe voglia di stringergli la mano e dire bravo, tu si che hai capito!
Si ok anche a me capita di dividere qualche piatto con gli amici, ma non puoi ordinare una pasta alla marinara e una pizza con di tutto sopra e dividerli, ma che gusto c'è?! Nessuno perché non lo capisci proprio il gusto.
E i dolci?! Vogliamo parlare di una coppetta di tiramisù divisa in 5 persone? Io me la divoro una coppetta di tiramisù altroché!

Però una cosa positiva c'è, le mance, o meglio, le tips, qui sono di una generosità infinita e si riesce a raggiungere un bel gruzzoletto alla fine della settimana :)

Ah ma ve l'ho detto che qui pagano ogni settimana? Il sabato arriva la busta paga, e dico, il sabato, ho amici che potrebbero andare in rovina in una situazione del genere.

Finalmente sono andata a Bondi, la famosa spiaggia dei surfisti, in una giornata non troppo calda ma soleggiata, e stranamente con poco vento quindi tanti surfisti si, ma tutti distesi sulle loro tavole con le loro belle tutine nere. Li vedi proprio arrivare così, dalla strada, scalzi, muta interna, se sei fortunata se la sono tirata giù fino alla vita per mettere in mostra quel bendiddio di addominali/pettorali/ bicipiti, e tavola sotto braccio, quest'estate mi sa che farò un po' di appostamenti in quelle zone.



Ieri sera ho dato un pezzo di biscotto a un opossum ad Hyde Park, e sono felice!