martedì 25 giugno 2013

Un circolo vizioso

C'è poco da fare, più mi impegno a portare avanti questo blog meno lo faccio

Quando ho tempo, a turno mi faccio il giro di tutti i blog che considero più interessanti e più li leggo più mi vien voglia di scrivere nel mio, ma più li leggo più il mio mi sembra veramente stupido (e forse lo è), un circolo vizioso insomma!

Di tutte le cose cose di cui vorrei parlare mi ritrovo a scrivere del perché non scrivo, be' logico no?

Forse è anche un po' il timore, mi piacerebbe scrivere di quello che mi succede attorno, amici, conoscenti, familiari, ma se poi, per qualche remoto motivo, uno di loro dovesse capitare qui che faccio?!?
Ma allora che ci sto a fare qui? 
Eh appunto!

Alcune cose di cui vorrei scrivere ma non ho il coraggio:

- l'ingenuità/stupidità di alcune ragazze cornute fino all'inverosimile consapevoli o finte inconsapevoli
- relazioni internazionali Italia/Francia (la mia) e tutte le problematiche relative (a parte la distanza parlo proprio di mentalità)
- amiche assalite dall'ansia che ti fanno venire più ansia di quella che hai già
- blogger che personalizzano macchine (però ammetto ho comprato uno dei suoi costumi)
- Berlusconi e 7 anni che mai sconterà (be' magari qui andiamo troppo sul serio)

se invece vogliamo andare sulle vere e proprie frivolezze potrei parlare di:

- di come lo shatush ti ammazza i capelli, li increspa, distrugge, spegne, ma tu imperterrita lo fai per la seconda volta perché ti piace proprio
- ti come mi considero sempre a dieta, però la pizza una volta alla settimana come minimo, e lo sprizzettino all'aperitivo è irrinunciabile e il tostone con birra al Tenda appena usciti dalla spiaggia per forza.
- di come ogni scusa è buona per comprare un nuovo vestito/borsa/scarpe ma poi quando cerco i voli per Parigi guai se non ne trovo uno super conveniente e col caxxo che sta volta metto 30€ per il bagaglio in stiva, mi arrangio con i 10 kg del bagaglio a mano (so che me ne pentirò AMARAMENTE)
- di come lo smalto Mirror della Kiko sia una cosa orripilante, tanto bello da vedere quanto orrendo da stendere, volevo morire appena l'ho messo.

Credo basti, se mi viene ispirazione magari vi parlerò di una di queste cose.

martedì 4 giugno 2013

Sono viva!

Effettivamente rileggendo l'ultimo post potrebbe sembrare che io sia dispersa nel bush australiano o morta mangiata da un coccodrillo di Cairns, o magari che ho rinnegato tutta la mia vita passata per diventare una hippy che vive a Nimbim.

Hem no!

Sono sopravvissuta e il genere hippy non fa proprio per me.

Il viaggio è andato alla grande, è stata un'esperienza meravigliosa, strabiliante, fantasmagorica!!! No sul serio, la rifarei mille volte, sarà stata la compagnia, saranno stati i posti stupendi che ho visto ma chi l'avrebbe mai detto che io fossi capace di:

- dormire 5 settimane in un van in mezzo alla natura selvaggia
- fare sub per la prima volta nella grande barriera corallina
- guidare per circa 8.000 km (ok dai meno della metà, il resto l'ha fatto lui :p) al contrario
- fare il bagno nei fiumi (perché al nord c'erano i coccodrilli nel mare -.-)
- passare giornate felici nonostante non avessi i capelli in ordine
- non usare altre scarpe all'infuori delle infradito per un mese
- fare la pipì nei bagni più assurdi dell'Australia (ma sempre con la carta igienica)
- fare la doccia nelle stazioni di servizio

Tutto pienamente ripagato dai paesaggi incolti che ogni giorno avevamo la fortuna di vedere.


E mò?! E mò son tornata...
Purtroppo per motivi familiari sono dovuta rientrare nella tanto amata/odiata Italia, ormai è più di due mesi che sono qui e non passa giorno in cui non invidio quelli che là ci stanno ancora. 

Se per caso state pensando di partire, bé FATELO!


In ogni caso mi rimarranno sempre i bellissimi ricordi...e un ragazzo...
Eh si perché lui c'è ancora, rientrato anche lui a Parigi, quindi per ora è la classica straziante storia a distanza dove vivi aspettando il giorno in cui tu o lui prenderà un volo. Anche se lui è già stato da me una settimana ad aprile e io una settimana da lui a marzo. Insomma presentazioni ufficiali! 

Ma lo strazio dovrebbe essere a breve termine, diciamo che per fine estate ci sono grossi progetti in corso.



Ho deciso che voglio arricchire questo blog, scrivendoci un po' di tutto, quello che mi piace, che non mi piace, postare foto pescate in giro, peccato che non ho costanza, ma mi impegnerò (forse). 










domenica 27 gennaio 2013

Stay hungry stay foolish

Così diceva tempo fa Steve Jobs, siate affamati, siate folli, e io ho deciso di seguire il suo consiglio.

Tra due giorni lascio Sydney e parto per la costa est dell'Australia accessoriata di:
- un ragazzo francese
- un van (suo)
- una traduzione della mia patente
- una scatola contenente la metà dei miei vestiti
- una guida (in francese)
- tutti i soldi messi via fino ad ora

Dite che è abbastanza folle come decisione per una che non ha mai fatto un campeggio in vita sua?!

Ma partiamo dall'inizio, è passato più di un mese dall'ultimo post, che vergogna, ma sapete com'è è iniziato il caldo e la mia ossessione per l'abbronzatura mi costringe ad andare perennemente in spiaggia.
Nel frattempo è passato Natale con un pranzo a casa dei miei parenti australiani, Capodanno, in modo un po' anticonvenzionale, o da pazza se volete. Ho passato tutto l'ultimo dell'anno, dalle 9.30 di mattina a "campeggiare" davanti all'Opera House per vedere da un'ottima visuale i famosi fuochi d'artificio dell'Harbour Bridge, non male per una che normalmente se ne fotte proprio dei fuochi, ma ne é valsa la pena dai, serata poi conclusa in compagnia (non darò ulteriori dettagli).

Nel frattempo arrivano due nuovi coinquilini francesi e si portano dietro parecchi amici che entrano ed escono da casa, tra questi il mio "compagno di viaggio". 
Tutto nacque per caso, due chiacchiere in terrazza, un paio di sigarette, lui che mi dice che cerca nuovi compagni per continuare il suo viaggio per l'Australia, io che gli butto lì un "bé quasi quasi verrei io" e quel quasi quasi giorno dopo giorno è diventato un PARTIAMO!

E così eccoci qui, ho lasciato il lavoro al ristorante e mi sto preparando psicologicamente a questa nuova avventura che cambierà un po' la mia vita, la "princess" (come mi chiamano alcune amiche) ha bisogno di scoprire il mondo e i suoi limiti e quale modo migliore se non questo?! 
Certo non sarà semplice, soprattutto addormentarsi dentro a un van sapendo che potresti risvegliarti con un ragno sul cuscino, o cucinare noodles a un dollaro per risparmiare i soldi, ma ce la farò :)

Magari il ragno diventerà il mio migliore amico.